Gelli: «Lo spareggio? I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Mi sento parte di questa società»

Firenze, 1° giugno 2022 – Con mister Alessio Gelli ripercorriamo la stagione 2021/22, da settembre fino all’ultimo decisivo rigore di Coli nello spareggio di Calenzano: «Campionato cominciato non benissimo a settembre, poi con un bellissimo girone di andata ci siamo trovati praticamente a ridosso delle prime, tolto il Pontassieve ce la potevamo giocare con tutti. Poi purtroppo abbiamo pagato dazio con la lunga sosta dovuta al Covid, che ci ha toccato anche direttamente e in alcuni casi anche in modo abbastanza serio. Quando siamo ripartiti purtroppo non ho più ritrovato la squadra che avevo lasciato a dicembre. Abbiamo ricominciato quasi da zero per recuperare quella mentalità, quell’intensità che ci aveva caratterizzato in autunno. A Castelfiorentino abbiamo toccato il fondo, in quel periodo spesso ci siamo allenati in 12-13. Poi ho cominciato a rivedere degli sprazzi di luce, a ritrovare gli atteggiamenti giusti, degli sprazzi di gioco. Tanto che la salvezza sembrava raggiunta. Poi all’ultima giornata per un nostro errore al 95’ contro l’Olmoponte ci siamo ritrovati, voglio dire anche immeritatamente, nei play-out. Nelle prime due partite dei play-out c’è stato un contraccolpo, penso alla gara contro il Lammari dove vincevamo 3-1 e non siamo riusciti a portare a casa i 3 punti, o alla gara successiva contro la Cuoiopelli. Due partite, un solo punto, non era facile rialzarsi. Però questi ragazzi hanno dimostrato di avere un grande carattere, sono riusciti a rimettersi in carreggiata, grazie anche al contributo di alcuni elementi della prima squadra. Un giocatore come Corsi che oltre a fare la differenza tecnica-fisica in campo, ha portato quel tipo di mentalità che mancava: il sacrificio, il saper condividere i momenti negativi, l’esperienza nei momenti decisivi. O come Roselli che ha parato il rigore decisivo e nelle ultime partite ci ha dato una grande mano. Lo spareggio? I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, giocando per un’ora e mezzo in 10 vs 11 a fine maggio, sono stati attaccati sempre alla partita e al risultato. Siamo passati in vantaggio con Corsi, poi abbiamo subito il pareggio direi in maniera anche piuttosto casuale. Nei 5’ di pausa tra i 90’ e i tempi supplementari ho visto i ragazzi convintissimi di portare a casa il risultato. E prima dei rigori sono venuti i ragazzi a dirmi la sequenza dei rigori, se la sentivano tutti. Rigori perfetti tra l’altro. Il futuro? Con la società ci siamo incontrati, resto volentieri a Porta Romana, mi sento parte di questa società. Il gruppo dei 2003? Tecnicamente la nostra era una squadra molto valida, non certo da play-out. Ci è mancato qualcosa a livello di mentalità, purtroppo questi ragazzi causa Covid hanno perso due anni importanti in categorie cruciali come gli Allievi. Due-tre ragazzi sono immediatamente aggregabili alla prima squadra, altrettanti potrebbero fare da fuoriquota nella nuova Juniores per completare un percorso di crescita. Con Stefano Carobbi lavoreremo per allestire la nuova rosa. Come allenatore mi piace il progetto tecnico di due gruppi, prima squadra e Juniores, che non siano a comportamenti stagni. Per un allenatore del settore giovanile non c’è soddisfazione più grande di vedere ragazzi con cui hai lavorato arrivare in pianta stabile in prima squadra».

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