Juniores d’élite: Porta Romana-Sestese 2-2. Pifferi: «Vorrei vedere sempre questo atteggiamento»

Firenze, 18 gennaio 2020 – Come all’andata, il Porta Romana in inferiorità numerica ferma la capolista Sestese: al “Bozzi” finisce 2-2. Le due reti degli arancioneri (l’1-0 iniziale e il definitivo 2-2) sono state realizzate da Saponetto (nella foto Campionando). Il commento di mister Alessandro Pifferi: «Una prestazione davvero convincente, ci voleva proprio viste le nostre ultime prestazioni. Venivamo dalla partita persa malamente a Montelupo, contro l’ultima in classifica, e anche nel recupero contro la Cuoiopelli non siamo stati brillantissimi. Mercoledì è stato strano giocare 40′, partendo da 2-0. Noi siamo scesi in campo troppo contratti, loro al contrario hanno affrontato la gara sapendo di non aver niente da perdere. Contro la Sestese invece finalmente abbiamo disputato una bellissima gara, giocando alla pari contro la capolista del campionato. Siamo rimasti quasi subito in 10 per l’espulsione di Centrone, ma anche in inferiorità numerica abbiamo tenuto sempre bene il campo. Siamo rimasti in partita anche dopo l’1-2 della Sestese, e nel secondo tempo abbiamo tenuto sempre il pallino del gioco fino al pareggio di Saponetto, arrivato a 5′ dalla fine. La partita della svolta? Lo spero, purtroppo fino ad oggi la squadra ha alternato grandi prestazioni a partite deludenti. Siamo passati in sette giorni da inguardabili a straordinari. E’ un problema di mentalità, perché in questo gruppo le qualità tecniche ci sono tutte. Vorrei che i ragazzi capissero che nei prossimi 2-3 mesi molti di loro si giocheranno il loro futuro. E’ l’atteggiamento che fa la differenza tra un giocatore vero e un mezzo giocatore. A volte per emergere serve più il carattere che la tecnica. Quando c’è discontinuità significa che un giocatore è ancora acerbo. Se un calciatore fa una prestazione da 2 e poi da 10, non è pronto per una prima squadra, un allenatore va sul giocatore che garantisce sempre il 6. In una prima squadra bisogna essere sicuri, non si può rischiare. Sabato contro l’Affrico? Mi auguro di rivedere spirito di sabato…»

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