Marchetti: «Consolidare il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. La nostra proposta non cambia: l’obiettivo è la crescita dei ragazzi»

Firenze, 13 ottobre 2017 – Intervista al nuovo responsabile della scuola calcio del C.S. Porta Romana Alessandro Marchetti: «Ringrazio il presidente Terrazzi e la società per la fiducia e l’opportunità che mi hanno dato. Per prima cosa vorrei ringraziare Claudio Piccinetti, è stato davvero un piacere lavorare insieme in questi anni, a livello professionale ma direi soprattutto a livello umano. E’ una persona di grande esperienza, da lui ho imparato tanto. In pochi anni con Claudio e gli altri istruttori abbiamo costruito da zero la scuola calcio del Porta Romana. In futuro faremo di tutto per consolidare quello che abbiamo impostato in questi anni. Continueremo a puntare sull’organizzazione degli allenamenti, a Porta Romana c’è uno staff di istruttori di grande livello, con tanti giovani laureati in scienze motorie. La nostra proposta continuerà a caratterizzarsi sulla crescita dei bambini, alle Due Strade si continuerà a fare un calcio diverso che da altre parti. Il risultato del sabato o della domenica non è l’aspetto più importante, ci preme che i nostri bambini imparino a correre, a saltare, a portare la palla. Vogliamo che le nostre squadre giochino con il pallone, e non a rincorrerlo in cima come fanno tanti. Per crescere servono l’uno contro uno, le triangolazioni, il gioco di squadra. I bambini così si divertono anche di più, piuttosto che a tirare un calcio forte alla palla per poi rincorrerla. Vogliamo crescere come numero di iscritti. Per farlo dobbiamo entrare di più nelle scuole, nel quartiere di San Frediano, in piazza Tassi, per ora non è stato facile. La nostra pubblicità sono i bambini che tornano a casa contenti. Sicuramente la crescita del settore giovanile sarà un traino importante, quest’anno abbiamo chiuso la filiera, il Porta Romana è presente in tutte le categorie, dall’Eccellenza ai Piccoli Amici. Lo staff di istruttori? La novità è Vecchi, il centravanti della prima squadra, darà una mano a Guasti con il 2008. Per i piccoli è un bell’esempio di dove si può arrivare. Per i nostri bambini della scuola calcio la prima squadra non è il domani ma il domani l’altro, però a Porta Romana c’è una bella prospettiva…»

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