Tutto il calcio minuto più… minuto meno/ Grassina-Porta Romana vista da Giacomo Grazzini: “Cesare Maldini, la sfida di Wembley e…”

ImageFirenze, 11 aprile 2016 – Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento alla partita Grassina-Porta Romana:

Wembley finale della Coppa dei Campioni, 22 Maggio 1963
Oggi pomeriggio ripercorriamo un altro grande macht del passato che vide all’ epoca poste l’ una di fronte all’ altra , due squadre davvero formidabili , perché composte entrambe da campioni veri , come il grande Benfica della stella Eusebio ed il Milan stellare del “Golden Boy” Gianni Rivera e del capitano storico nonché bandiera rossonera da sempre , Cesare Maldini .

Tra le vittime del fortissimo Benfica nel turno eliminatorio sono senz’altro da annoverare squadroni del calibro Real Madrid e Barcellona .
Le due squadre si presentano così schierate in campo dai rispettivi allenatori , che sono poi il Paron Nereo Rocco per il Milan e Riera per il Benfica.

Milan :
Ghezzi, David, Trebbi, Benitez, Maldini, Trapattoni, Pivatelli , Sani, Altafini , Rivera, Mora.
Benfica :
Costa Pereira, Cavem , Cruz, Humberto, Raul, Coluna, Augusto , Santana, Torres, Eusebio , Simoes.

Nel primo tempo parte subito fortissima la squadra portoghese con Eusebio che al 20esimo , lanciato a rete in profondità da Torres , dopo aver bruciato sul tempo Benitez , con una delle sue irresistibili accelerazioni , solo davanti al portiere Ghezzi , lo fredda impietosamente con un rasoterra in diagonale che si infila nell’ angolino adiacente al palo posto alla destra del portiere rossonero .

Altra grande occasione capita poco dopo , ancora una volta, a favore della squadra color ” rosso antico ” , occasione ottima quest’ ultima per raddoppiare il vantaggio inizialmente già acquisito e poter così mettere una seria ipoteca sulle sorti incerte dell’ incontro in corso. E tutto questo capita sui piedi di Augusto il quale , da buona posizione , sferra una conclusione sgangherata o comunque un po’ troppo angolata per poter incidere sul macht in corso con effetti davvero letali .

Insomma il Milan, in questa prima parte del primo tempo , proprio non riesce ad ingranare come vorrebbe , mostrando gravi ed evidenti segni di difficoltà nei vani tentativi di contrastare la compagine lusitana , e tutto ciò perché , in primis lo stopper Benitez non riesce proprio a reggere il confronto tecnico ed atletico con Eusebio , e poi perché l’ ala destra Mora, sin dall’ inizio del macht , lui che e’ un destro naturale , viene impiegato erroneamente fuori dalla sua posizione usuale e cioè sulla fascia opposta rispetto a quella dove correntemente era stato fino adesso utilizzato nelle precedenti uscite .

Ma a questo punto del match, quando le ambizioni di poter competere con i rivali si vanno sempre più ad affievolirsi , ecco finalmente la svolta tattica , la cui adozione viene intrapresa coraggiosamente direttamente sul terreno di gioco dal capitano Cesare Maldini , sotto la sua completa e personale responsabilità , decisione questa che comunque peserà come un macigno sul proseguo e sul destino della partita .

La scelta del capitano di modificare l’ assetto tattico della squadra, per la verità , fu adottata purtuttavia non in netto contrasto e con totale mancanza di rispetto verso il suo maestro di sempre , ma in conseguenza dell’ impossibilità pratica dal terreno di gioco di poter comunicare direttamente con il mister Nereo Rocco , obbligato quest’ ultimo , da alcuni addetti alla sicurezza dell’ organizzazione, a starsene seduto tranquillo in panchina senza poter proferire parola alla sua squadra , seduto il Paron su di panchina tra l’ altro sistemata a distanza siderale rispetto alla scena teatro della suddetta disputa internazionale .

E così lo stoico Cesarone Maldini , mostrando, già all’ epoca , tutto quel carisma vincente che diventerà , nel proseguo , ingrediente fondamentale per lo sviluppo della sua futura professione di allenatore , prese , il capitano dicevo, quella decisione coraggiosa di invertire talune marcature in difesa, sguinzagliando , nella fattispecie, il mordace Trapattoni sulle orme del talentuoso Eusebio mentre a Benitez gli fu affidato il più semplice, ma non facilissimo, compito di sorvegliare le preziose caviglie di quel ” gigante buono ” o meglio di quella .. Torres di ben 191 cm di altitudine , stabilmente gravitante nella nostra area di rigore .

Poi non contento dell’ iniziativa intrapresa , provvedette pure ad invertire le posizioni sulle due fasce , spostando Mora sulla destra e Pivatelli sulla sinistra .

Tale scelte alla fine risultarono davvero azzeccate in quanto la squadra rossonera , fin da subito , oltre che a ricominciare a sciorinare un gioco in maniera assai più decente e fluida , si dimostrò pure maggiormente pericolosa in più di una occasione ed in particolare allorquando Jose’ Altafini , innescato da un lancio lungo di Gianni Rivera lungo i binari della fascia destra , dopo una galoppata di circa 30 metri ” coast to Costa Pereira “, da posizione più o meno decentrata , concludeva forte in porta , trovando pur tuttavia sulla sua traiettoria, non i movimenti lenti da …Costa Crociera di un pivellino qualunque , ma la pronta risposta del felino portiere portoghese …Costa Pereira .

Ancora il Milan decisamente in netta ripresa prova adesso ad osare con Mora , il quale fantasista nel frattempo pesca con un traversone dalla precisone millimetrica in mezzo all’ area, l’ italo brasiliano Altafini , che però in spaccata , solo davanti al portiere , incredibilmente non aggancia una palla per lui davvero invitante ed imperdibile .

Nel secondo tempo , dopo la sfuriata scatenata dal mister Rocco negli spogliatoi , la compagine ” meneghina” subisce pur tuttavia ancora un’ altra grande occasione che capita proprio sui piedi del capitano del Benfica Coluna , il quale senza farsi troppo attendere , su respinta centrale di Ghezzi , calcia forte al volo dal limite dell’ area un tiro diretto appena sotto la traversa , ma il portiere rossonero stavolta c’è e si supera da vero campione , riuscendo a sventare , con un colpo di reni, la palla del possibile raddoppio , deviando la sfera appena sopra la traversa .

Al 15 esimo della ripresa direttamente dal limite dell’area di rigore, su di una respinta corta della difesa portoghese , Altafini ancora una volta lui , si erge a grande protagonista , calciando forte e preciso dal limite dell’area , e piazzando la palla imparabilmente alla destra dell’ incolpevole Costa Pereira e così il pareggio e’ servito .

Ma non e’ finita qui, perché al 23 esimo minuto a seguito di un errore grossolano commesso a metà campo dall’ impreciso centrocampo iberico , Rivera , detto l’ ” abatino ” , grazie al suo talento incommensurabile ,serve un passaggio filtrante in profondità e programmato con il contagiri, per il lesto e scaltro Jose’ Altafini , detto ” il Coniglio” , il quale centroattacco rapidamente si invola tutto solo verso la rete avversaria difesa naturalmente ancora da Costa Pereira , il quale portiere , come fosse davvero impegnato in un duello sotto il sole del Montana , e cioè roba da ” mezzogiorno di fuoco” , lo attende concentrato fino allo scoccare dell’ ultimo istante con l’ intento evidentemente di ipnotizzarlo , rannicchiato all’ altezza del dischetto di rigore , da dove con un balzo felino riesce ed indovinare la direzione giusta del tiro , respingendo d’ Istinto la palla al primo intervento grazie ai suoi infallibili guantoni volanti , i quali però nulla possono, una frazione di secondo dopo , sul secondo ” Tap In ” scagliato ancora una volta , sempre a colpo sicuro , dal campione italo brasiliano , il quale ribadisce in rete trafiggendo il portierone del Benfica sul suo lato sinistro .

Poi più niente c’ e’ da segnalare di importante fino al novantesimo minuto , allorquando il triplice fischio dell’ arbitro decreta oltre che la fine dell’ incontro, anche la conquista della vittoria e dell’ illustre trofeo da parte del Milan .

Un vero e proprio tripudio si eleverà tra il pubblico italiano di fede milanista , allorquando l’ amato capitano rossonero Cesare Maldini , visibilmente emozionato , solleverà al cielo la prima Coppa dei Campioni in termini assoluti , conquistata da una squadra italiana nella storia del calcio di tutti tempi.

Ed è stato proprio nel ricordo del grande Cesare Maldini , che Domenica scorsa su tutti i campi d’ Italia , compreso quelli teatro delle dispute dei campionati dilettanti , si è voluto osservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa proprio di questo forte difensore , bandiera del Milan e leggenda della nostra Nazionale Italiana, il quale una volta attaccate le scarpette al chiodo si è distinto con grandi meriti e vittorie , anche come trainer della squadra Nazionale Italiana , sia per quanto riguarda la prima squadra che l’ Under 21, con la quale è’ riuscito a vincere ben 3 campionati europei di fila .

Cesare Maldini però, nonostante la grande notorietà via via acquisita , e’ rimasto sempre e comunque di fronte a tutti , un uomo schietto e semplice , ” un puro ” si direbbe oggi, contraddistinto , da sempre , da quei grandissimi valori morali educativi , valori importanti che lui stesso ha poi saputo ritrasmettere come padre di famiglia anche ai suoi figli tra cui il più famoso e’ certamente Paolo , campione straordinario capace proprio sull’ esempio del padre di ripercorrere il medesimo percorso vincente sia con il Milan , unica squadra della sua ineguagliabile carriera, che nella Nazionale italiana dove in Germania si è laureato come campione del mondo .

Il nostro grande Cesarone , durante la sua vita , fu un uomo talmente semplice e talmente puro e buono , tanto da diventare la preferita e benevola “vittima” delle divertentissime imitazione televisive del comico Teo Teocoli .

E sull’ esempio di questo grande uomo , atleta e dirigente di sport passiamo adesso a raccontare l’ ennesima impresa compiuta dalla nostra squadra del cuore in quel di Grassina , dove oggi pomeriggio, i nostri giocatori hanno saputo conquistare meritatamente i tre punti necessari che valgono per il Porta Romana il raggiungimento della matematica salvezza.

Ore 15,31 pronti via e sono appena trascorsi 5 minuti di gioco allorquando il Porta Romana si mette subito in evidenza con Gurioli , il quale servito molto bene da Chiarelli , di testa da pochi passi spedisce purtroppo fuori.

Al 20 esimo ecco la risposta del Grassina con Guerrini , che trovatosi completamente davanti al portiere, anziché concludere subito in rete , cerca invece di aggirarlo , ma Cecchi oggi c’è , perché col piede sinistro intercetta con una grande reattività il tentativo di tiro in contro tempo , eseguito giustappunto del giovane centravanti locale.

Al 25 esimo minuto e’ Torrini che stavolta serve e smarca Chiarelli, il quale innesca in profondità Ciolli che però angola troppo con un tiro calciato impreciso da buona posizione .

Al 45 esimo altra grande occasione per il Porta Romana con Ciolli che di testa raccoglie al centro un bel cross di Torrini , ma la bella conclusione dell’ attaccante arancionero trova sulla sua direzione la deviazione fortuita della schiena di un difensore avversario.

Nella ripresa bisogna attendere il 20 esimo per riscontrare il primo tentativo in attacco del Porta Romana , che con Chiarelli di sinistro da fuori area spara un missile che ” fa la barba al palo ” .

Ancora il Porta Romana al 25 esimo ci prova eccome con Santini che da fuori area impegna Muscas in una bella parata .

Al 28 esimo la punizione di Chiarelli trova la testa di Murras , la cui deviazione sfortunatamente si impatta contro la traversa , soffocando l’ urlo di gioia dei sostenitori arancioneri .

Al 30 esimo ecco la risposta perentoria del Grassina, che sulla scia di una insidiosissima traiettoria disegnata su calcio d’angolo , trova Fantechi al centro dell’ attacco che con un grande stacco di testa spedisce la sfera di un niente fuori dallo specchio .

Al 36 esimo un bel cross invece effettuato dal solito Chiarelli trova pronto Ciolli , posizionato stavolta sull’ altro palo , il quale centravanti si esibisce con un tiro di collo al volo che attraversa tutto lo specchio della porta difesa da Muscas , per poi finire fuori .

Al 43 esimo ecco la svolta, allorquando Chiarelli in contropiede , centralmente serve perfettamente Santini , il quale solo davanti al portiere, con un destro preciso imparabile , insacca nell’ angolino alla sinistra di Muscas .

Ancora una grande vittoria quella conquistata oggi dal Porta Romana , successo che allunga ulteriormente l’ incredibile serie positiva che ha contraddistinto negli ultimi tempi il cammino del Porta Romana , vittoria che, come ho già detto , ha significato per i nostri colori il raggiungimento di una salvezza diretta che mentre all’ inizio del torneo sembrava certamente alla nostra portata negli ultimi 3 mesi forse stava diventando una chimera.

Ormai per completare la stagione sportiva , manca comunque solo l’ ultimo impegno di campionato , in cui è previsto di dover affrontare in casa Domenica prossima il Lanciotto Campi , partita importante quest’ ultima , che dovremo giocoforza onorare con il massimo impegno per poter rendere la nostra classifica finale ancor più dignitosa e quindi all’ altezza del valore della squadra che la nostra società anche quest’ anno ha saputo certamente e con merito allestire .

Buona settimana G

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