Lanza e Gallini, figli d’arte in gol. L’emozione e l’amarcord dei rispettivi babbi, Gianni e Simone


(nella foto Gianni Lanza è il quarto in piedi da sinistra)

Firenze, 15 dicembre 2015 – Pietro Lanza e Leonardo Gallini, due figli d’arte protagonisti quest’anno nella formazione Juniores Regionali di mister Alessio Gelli. Il primo (arrivato in estate dalla Settignanese) ha segnato il gol del definitivo 2-2 a Luco, dieci giorni fa, il secondo (proveniente dall’Impruneta Tavarnuzze) ha firmato il momentaneo 1-1 a Mezzana sabato scorso. Di nuovo un Lanza e un Gallini nel tabellino dei marcatori del Porta Romana, a distanza di trent’anni. Un’emozione particolare anche e soprattutto per i rispettivi babbi, Gianni e Simone, che abbiamo contattato per un commento:

«A Luco in tribuna accanto a me c’era anche il nonno di Pietro – racconta Gianni Lanza – tre generazioni insieme, legate ai colori arancioneri. Mio babbo mi seguiva sempre quando giocavo, ha visto gli albori del Porta Romana, con il presidente Borchi siamo amici di famiglia. Un altro Lanza nel tabellino dei marcatori? Io giocavo più avanzato, qualche gol in più lo facevo. Il gol di Pietro? Quasi inaspettato, in un lampo ha stoppato la palla con il petto e ha concluso al volo di sinistro, la palla si è insaccata sotto la traversa. Una rete importante soprattutto perché ha evitato la sconfitta. Quest’anno nessuna squadra ci ha messo sotto, anche se abbiamo pareggiato qualche partita di troppo, e il quarto posto è un obiettivo sicuramente alla nostra portata. Differenze tra il Porta Romana di oggi e quello dei miei tempi? Strutture completamente diverse, noi giocavamo a Bibe, per la mia generazione un luogo simbolo ma certamente non paragonabile all’ambiente che i ragazzi hanno a disposizione oggi, da categorie professionistiche. Però vedo anche delle similitudini, come il senso di appartenenza e la funzione di aggregatore sociale che svolge la società rispetto alle famiglie. Anche se rispetto ai nostri tempi, quando si arrivava in 6 o 7 a Bibe con la macchina del Tacchi, è cambiato il mondo. Per noi c’era solo quello e ci bastava alla grande, era una festa continua. E che atmosfera nelle riunioni a casa Marzoppini!»

«Ho giocato a Bibe da 15 a 28 anni, insieme a Stefano Fiorini – racconta Simone Gallini – mio figlio quest’estate dopo aver vinto il campionato provinciale con l’Impruneta Tavarnuzze ha voluto confrontarsi con un campionato regionale e si è presentata l’opportunità di venire al Porta Romana. In estate, in occasione della presentazione delle squadre, mi ha fatto piacere ritrovare tanti amici e vedere tanti ex compagni di squadra attivi in società. Il gol contro il Mezzana? Rispetto a me Leonardo è molto più bravo di testa. C’è stato un angolo corto di Abra e Leonardo ha insaccato sul secondo palo il gol dell’1-1. Peccato poi non essere riusciti a vincere la partita. Obiettivo quarto posto? A parte la Lastrigiana non ho visto squadre superiori al Porta Romana. Differenze rispetto ai miei tempi? La categoria, sicuramente, noi facevamo la Seconda, oggi è tutta un’altra cosa, è quasi un calcio professionistico. E’ cambiato tanto il contesto, il contorno, ma le facce e i concetti sono gli stessi, i valori di fondo…»

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