Da “Bibe” alle Due Strade, parte prima



Firenze, 4 giugno 2014 – A due settimane dall’inizio dei festeggiamenti per i 50 anni del C.S. Porta Romana, una voce autorevole dall’interno della società interviene per puntualizzare alcuni aspetti: «Una fortuna gestire il Centro Formazione Federale? Nessuno ci ha regalato niente, ci siamo e ci stiamo guadagnando tutto con lavoro e sacrifici».

I 50 anni del Porta Romana.
«La nascita ufficiale del C.S. Porta Romana risale al 1964, ma già qualche anno prima Giorgio Borchi e Piero Mazzoppini avevano costituito una squadra di calcio presso la parrocchia di Sant’Ilario in Colombaia, con la denominazione Acli Sant’Ilario. La squadra non aveva un proprio campo, fino a quando don Staccioli, della vicina parrocchia di San Quirichino, si attivò per metterci a disposizione un terreno, di proprietà dell’ing. Cantagalli. A poco a poco, con tanto lavoro, prese forma il campo del Porta Romana. Nasceva così la leggenda di “Bibe”, dal nome della trattoria che identifica la zona, nei pressi di Ponte all’Asse. All’inizio c’era solo un piccolo spogliatoio e uno stanzino per l’arbitro, per scaldare l’acqua delle docce c’era una stufa. Il campo era totalmente estraneo ai percorsi cittadini, non ci passava nemmeno un autobus, erano i dirigenti, come i Campolmi e Luciano Tacchi, a preoccuparsi di portare i ragazzi ad allenarsi. C’era un senso di comunità, da “Bibe” si facevano frequenti merende con ragazzi e genitori, in un certo senso era come stare in parrocchia. Era un calcio di altri tempi, grazie a Piero Marzoppini, che era anche il ragioniere della Fiorentina, quando uno dei nostri giocatori si faceva male andava a farsi visitare negli spogliatoi dei giocatori di serie A. A volte ci allenavamo con le vecchie maglie viola. Il legame con la Fiorentina è rimasto, per noi oggi è un onore ospitare le squadre giovanili viola nel nostro stadio alle Due Strade. Negli anni ’80 il Porta Romana aveva anche un bel settore giovanile, da “Bibe” hanno giocato Andrea Pazzagli e Marco Baroni. Ricordare le origini ci permette di sottolineare che il Porta Romana ha sempre fatto tutto con le proprie forze, con lavoro volontario e risorse personali dei soci, senza ricevere una lira di contributo dal Comune e costruendosi il proprio campo, mentre le altre società fiorentine giocavano negli impianti comunali…»

Promossi in Prima Categoria ci viene proposto di giocare alle Due Strade. «Nel 2007 vincemmo i play-off di Seconda Categoria ed il “Bibe” era insufficiente per disputare un campionato di Prima Categoria. Ci contattò l’allora assessore allo sport Eugenio Giani e ci propose di disputare le partite interne allo stadio delle Due Strade, impianto che era in assegnazione provvisoria alla Rondinella, società in caduta libera. Non fu una richiesta nostra, ma una sollecitazione dell’amministrazione comunale. Quell’anno non ci siamo mai sentiti del tutto a casa nostra, pagavamo un corrispettivo per giocare la domenica, su un campo dove non c’era la possibilità di allenarci. Contemporaneamente pagavamo le spese per le utenze del “Bibe”…»

Il bando del Comune e l’assegnazione alla S. Frediano Rondinella nel 2010. «Nel 2010 la nuova amministrazione comunale decide di mettere a bando la gestione dello stadio delle Due Strade. Partecipano Porta Romana e la nuova S. Frediano Rondinella, che vince il bando. Ci contatta l’Audace Galluzzo, che ci propone di andare a giocare sul loro nuovo campo di erba sintetica. L’accordo poteva preludere anche ad una collaborazione più ampia. Decidiamo di accettare, anche perché la coabitazione con la Rondinella si era rivelata tutt’altro che semplice. Basti pensare che disputammo la finale dei dei play-off contro la Floriagafir con l’erba non tagliata ed il campo non annaffiato da 15 giorni!»

Il doppio salto dalla Prima Categoria all’Eccellenza. «Vinciamo il campionato di Prima Categoria, giocando sul campo dell’Audace Galluzzo, pagando un regolare affitto, ed allenandoci al “Bibe”. Al momento di concretizzare la collaborazione con l’Audace Galluzzo, sorgono difficoltà insormontabili. Diciamo la verità, erano gelosi di noi. Rischiamo di non iscriverci al campionato di Promozione, in extremis riusciamo ad iscriverci indicando come stadio le Due Strade, grazie all’intermediazione del Comune di Firenze. Non riusciamo però a trovare un minimo comune denominatore con la Rondinella, ed in qualche modo ritroviamo un accordo con l’Audace Galluzzo. Vinciamo il campionato di Promozione e saliamo in Eccellenza…»

Il fallimento della Rondinella. «Si compie un destino inevitabile, la Rondinella fallisce. Il campo delle Due Strade, il secondo stadio di Firenze, rimane senza gestione, inutilizzato. Il Comune di Firenze lo assegna in gestione provvisoria al Porta Romana, secondo classificato in occasione del bando 2010. Prendiamo lo stadio in condizioni fatiscenti, c’è tutta una documentazione fotografica a dimostrarlo. Facciamo i salti mortali e riusciamo in qualche modo a disputarci le partite interne di Eccellenza…»

Il nuovo bando per l’assegnazione delle Due Strade, il protocollo d’intesa Comune-LND. «Nell’aprile 2013 viene rimessa a bando la gestione dello stadio delle Due Strade. Collegato al bando c’è un protocollo d’intesa tra Comune di Firenze e LND-FIGC per la trasformazione dell’impianto in Centro di Formazione Federale. La notizia era conosciuta a chiunque volesse partecipare al bando, ma si presenta solo il Porta Romana. Nel maggio 2013 ci viene assegnata la gestione del campo. A luglio 2013 iniziano i lavori per la realizzazione dei campi in erba sintetica di ultima generazione, inaugurati il 23 ottobre con la presenza del sindaco e futuro premier Matteo Renzi, i presidenti Abete, Tavecchio e Bresci. II Porta Romana, che già si era fatto carico della ristrutturazione delle parti comuni durante la gestione provvisoria, garantisce con una fideiussione da 60.000 euro l’ammodernamento degli spogliatoi. Oltre a svolgere una fondamentale funzione di supporto alla Federazione per tutte le manifestazioni organizzate allo stadio, dagli allenamenti delle rappresentative alla finale di Coppa Italia Dilettanti…»

Orgoglio arancionero e futuro. «Tutto questo per dire che al Porta Romana non è stato regalato niente, né in passato né oggi. Se siamo dove siamo, la seconda squadra di Firenze dopo la Fiorentina, dobbiamo ringraziare i nostri volontari, persone che spendono il loro tempo libero per i nostri colori. Ci siamo guadagnati la gestione del nuovo stadio delle Due Strade conquistando nel tempo la fiducia delle istituzioni. Oggi festeggiamo 50 anni di storia, un traguardo ma anche un punto di partenza! Forza Porta Romana!»

(continua…)

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