Tutto il calcio minuto più… minuto meno/ Porta Romana-Lanciotto Campi vista da Giacomo Grazzini: “Riva, Lo Bello e…”

ImageFirenze, 18 aprile 2016 – Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento alla partita Porta Romana-Lanciotto Campi:

Stadio Comunale di Torino 15 marzo 1970 .
Davanti ad un pubblico gremito di circa 70.000 spettatori , tutti assiepati sugli spalti , e sotto la severa direzione arbitrale affidata al ” Re dei fischietti ” l ‘ onorevole Concetto Lo Bello , siamo qui a raccontare oggi , quella che sarà a lungo ricordata , soprattutto da coloro che l’ hanno vissuta direttamente , come “la partita dell’ anno” e cioè la super sfida il cui risultato finale avrebbe significato per il vincitore, naturalmente , la conquista della leadership del campionato italiano .

E così schierate l’ una contro l’altra , divise da due soli punti in classica nella volata finale verso lo scudetto , ecco da una parte del rettangolo di gioco , la sempre indomabile Juventus del centravanti Pietruzzo Anastasi , mentre sull’ altro fronte la rivelazione Cagliari del mitico “Rombo di tuono” Gigi Riva , che già nella stagione precedente si era messa particolarmente in evidenza piazzandosi alla fine del torneo nientemeno che seconda in classifica alle spalle della Fiorentina “ye’ ye’ ” campione d’ Italia , in coabitazione col Milan del ” Golden Boy” Gianni Rivera sul quel gradino d’ onore che sta subito sotto al piedistallo del vincitore , e che nella filosofia senese del Palio ha la stessa valenza dell’ ultimo posto.

Le due squadre rispondenti rispettivamente agli ordini di Heriberto Herrera e di Manlio Scopigno , si presentano sul quel rettangolo color verde speranza così disposte in campo :

Juventus :
Anzolin, Salvadore, Furino, Roveta, Leoncini , Cuccureddu, Haller , Vieri, Anastasi, Del Sol, Zigoni.
Cagliari:
Albertosi , Martiradonna, Mancin, Cera, Niccolai, Nene’, Domenghini, Brugnera, Gori, Greatti , Riva.

Parte subito forte all’ attacco il Cagliari con il suo “Angelo” di fascia ” Domingo” Domenghini , il quale dopo dopo aver saltato in slalom almeno due avversari, viene steso fuori area senza pietà .

La bomba su punizione di Gigi Riva , che viene respinta dalla barriera, non senza conseguenze fisiche su qualche componente del muro umano , viene nuovamente raccolta al volo dal numero undici “Rombo di tuono ” emblema del miracolo dei quattro mori ” , il cui successivo e terrificante sinistro passa a fil di palo alla sinistra di quel ” gatto Veneto” d’un Anzolin .

A questo punto, purtuttavia, sale improvvisamente in cattedra la Juve con Haller , che dopo essersi esibito sulla fascia sinistra in una serpentina tipica delle sue, pennella al centro in area un bel cross morbido davvero invitante per le rapaci punte bianconere , il quale traversone viene però provvidenzialmente liberato in spaccata dall’ arcigno stopper Comunardo Niccolai , che questa volta salva la porta sarda con un coraggioso intervento che quasi sfiora l’ autogol , ma il goal anzi l’autogol e solo rimandato di qualche minuto .

Ed infatti al 29 esimo (vedi foto della rubrica) da un traversone apparentemente innocuo disegnato dal piede di Furino , cursore in fuga sulla fascia destra , ecco il capolavoro balistico di Comunardo Niccolai , soprannominato non a caso ” il re degli autogol ” , che con un bellissimo stacco perentorio di testa anticipa il basito Ricky Albertosi, in procinto di uscire sicuro verso palla , mandando la sfera direttamente ad insaccarsi nel “sette” della porta cagliaritana .

Qualche minuto più tardi ecco ancora verificarsi un azione pericolosa promossa dalla Juve col suo estroso attaccante bianconero “Zigo gol ” Zigoni , il quale da fondo campo sulla fascia sinistra , mette al centro un rasoterra insidioso che trova pronto , purtuttavia, il numero uno portiere della nazionale Albertosi , che con stile impeccabile si esibisce in un bell’ intervento plastico in uscita accartocciandosi sulla palla, quasi fosse diventato tutt’ uno con essa .

Verso la fine del primo tempo , ecco che finalmente Ar.. Riva il Cagliari , con la tanto attesa reazione della capolista , che sopraggiunge un po’ tardiva , dapprima con il centravanti di manovra Sergio Gori, il quale , da due passi dalla porta , spara alto in corsa sopra la traversa e poi con Riva che di testa alza troppo la mira graziando il portiere avversario, che con lo sguardo accorto e preoccupato dapprima segue con trepidazione la traiettoria del pallone , che si spegne di poco alto sulla traversa , per poi volgersi riconoscente verso il ” Re del goal ” , con un sospiro di sollievo , dimostrazione eloquente d’ un pericolo scampato .

Ma il pareggio degli isolani e’ rinviato solo di qualche minuto , allorquando su mischia in area creatasi in conseguenza di un corner calciato da Brugnera , ancora lui , il capocannoniere del Cagliari del campionato italiano e della nazionale nonché vero e proprio simbolo dell’ isola tutta , dopo aver stoppato la palla di petto in corsa conclude abilmente di testa , trafiggendo il sorpreso Anzolin , con un bellissimo semi pallonetto , gesto tecnico di sublime valore da annotare senza indugi nel manuale del buon calcio da insegnare .

Il secondo tempo e’ ancor più singolare del primo , perché vede ergersi ad assoluto protagonista proprio lui , il re dei fischietti italiani Concetto Lo Bello , il quale Concetto , siculo di nascita , probabilmente troppo annoiato fino a quel momento della totale assenza di episodi clamorosi da sanzionare , al 66 esimo si inventa letteralmente un fallo inesistente del terzino sardo Mario Martiradonna in area su Anastasi , decretando il conseguente rigore e provocando di contro le reazioni veementi e imbestialite degli stessi giocatori rossoblù .

Ma lui, l’ imperturbabile ” prefetto di ferro ” di Siracusa , nonostante le parole irripetibili che gli volano contro, non ritorna certamente sulle sue decisioni , raccomandando invece candidamente agli stessi protagonisti inferociti sul campo , di mantenere un contegno un po’ più moderato ed un linguaggio più consono a quel loro ruolo istituzionale di ” Eroi nazionali ” portatori di buon esempi educativi e di nobil gesta tesi a far sognare grandi e piccini secondo un codice deontologico d’ onore da custodire sempre vivo nello scrigno prezioso della loro invidiata professione .

Dagli undici metri s’ incarica dell’ esecuzione della massima punizione , il ” crucco” vice campione del mondo , Helmut Haller , ma Albertosi indovina con un balzo felino , spiccato sulla sua destra , la pur angolata traiettoria deviando in corner l’ irripetibile occasione .

Ma il .. Lo Bello deve ancora arrivare , perché nel calcio si sa spesso non è chiaro il .. Concetto , e così l’ arbitro.. Lo Bello , tanto per rendere forse più saporita e meno scontata la disfida , incredibilmente decide tra lo stupore generale del pubblico pagante , di far ripetere quel penalty , scatenando ancora una volta le reiterate e violente ire e proteste di Ricky Albertosi e compagni .

Nella ripetizione del penalty s’ incarica di calciare stavolta l’etneo Pietro Anastasi , che freddamente realizza spiazzando lo sconfortato Albertosi con un tiro preciso che va ad insaccarsi direttamente nell’ angolino alla sinistra del portierone di Pontremoli.

Ma non finita qui , perché il direttore di gara Lo Bello , da buon siciliano qual’ è , si sa , è un uomo d’ onore , che quindi porta sempre seco fermamente il .. Concetto della giustizia da salvaguardare in ogni occasione .

Ed è perciò che ad 8 minuti dalla fine , colto forse da un rimorso tardivo di coscienza per il penalty precedentemente forse troppo frettolosamente assegnato , pareggia definitivamente il conto delle sviste , ravvisando solo lui in Italia , una trattenuta in area di rigore juventina provocata dal difensore bianconero e …Salvadore della causa rossoblù , proprio ai danni di Gigi Riva , la cui singolare maglietta con i laccetti al posto del girocollo ed i numeri disegnati a mano , non mostrava affatto i segni del presunto strattonanento.

Si incarica dal dischetto il bomber di Leggiuno , la leggenda del calcio italiano , Gigi Riva , che con un “piatto freddo” non delude certo le attese dei suoi tifosi , battendo lo sfortunato Anzolin , il quale riesce solo per un istante ad intuire la parte giusta della direzione del tiro , smorzandone un po’ la forza , ma non la direzione finale del pallone , che beffardo gli sbuca dietro alle spalle da sotto il braccio e lentamente finisce la sua corsa rotolante in fondo al sacco .

Il pareggio quindi conquistato quasi in extremis dalla compagine rossoblù a Torino , risulterà certamente di fondamentale importanza per il proseguo del torneo , proprio perché permetterà agli undici atleti sardi e forse più , di mantenere quei due punti preziosi di vantaggio già esistenti al fischio iniziale sugli agguerriti inseguitori bianconeri , differenziale questo di grande importanza perché consentirà agli isolani di poter preparare con più serenità il ” rush finale” del campionato .

A termine del campionato 1969/70 la classifica definitiva vedrà la squadra di Scopigno riuscire a prevalere con una gara di anticipo sulle altre grandi del torneo , vantaggio che permetterà al Cagliari di agguantare il primo ed unico scudetto conquistato dal club isolano nella Storia del calcio italiano .

A termine dell’ ultimo mio racconto della stagione ed a conclusione di un impegno che mi ha visto ricordarVi Domenica dopo Domenica , quelle gesta epiche dei nostri “eroi pallonari”, gesta ancora vive ed indelebili fissate nella memoria di chi ha vissuto dal vivo proprio quell’ ultime traccie del calcio romantico oggetto appunto delle mie narrazioni , passerei finalmente alla cronaca dell’ ultima fatica sopportata e vissuta dal Porta Romana , impegnato oggi nell’ ultima giornata del campionato, partita che ha visto la nostra squadra del cuore affrontare ” face to face ” il Lanciotto Campi Bisenzio in una disputa di grande tensione .

Tale squadra infatti è doveroso aggiungere, inoltre, che pur essendo posizionata all’ ultima posto in classifica , grazie a qualche risultato di prestigio conquistato con caparbietà ed ultimamente sul campo amico, molto bene si è ri.. Lanciotto verso la conquista dell’ ultimo posto rimasto vacante a disposizione , per potersi giocare le speranze residue di salire su quel treno chiamato “Play Out”, come ultima occasione per evitare l’onta di una retrocessione…

Ore 15,30 pronti via , perché a differenza degli altri campi di gioco, al Campo delle Due Strade, come un orologio svizzero , si parte puntuali rispetto all’ orario stabilito e così trascorsi tre minuti appena dal suddetto fischio d’ inizio , ecco subito capitare una buona occasione sui piedi del nostro fantasista Chiarelli , che ben servito da Ciolli , da buona posizione , spara alto da fuori area appena sopra la traversa .

Al 17 esimo grande iniziativa con una azione in percussione condotta dal solito Chiarelli , che dopo essersi ” bevuti ” ben due avversari , va alla conclusione da fuori area con un tiro molto forte ben calciato da fuori area ed indirizzato a fil di palo .

Altra buona occasione per i nero arancio , mancata per un niente da Conti , il quale raccogliendo un bel traversone effettuato da Chiarelli , in spaccata da due passi dentro l’ area piccola , devia di poco fuori dal bersaglio .

Alla mezz’ora purtroppo una doccia fredda patisce la nostra squadra del cuore , con un ..Manganello che ci arriva diretto in testa e quando meno ce lo saremmo aspettato , e tutto ciò grazie ad una super prodezza del centravanti del Campi Bisenzio Manganiello, che tra due avversari , dapprima si disimpegna ottimamente stoppando al volo una palla non facile , servita da un .. Lanciotto a lui ben calibrato dal centrocampo campigiano , per poi dopo aver ubriacato il diretto avversario con una deliziosa ” Veronica ” , far esplodere il suo sinistro nell’ angolino destro della porta difesa dall’ incolpevole Cecchi .

Al 37 esimo una spettacolare rovesciata compiuta da Ciolli ben servito di testa da Santini , finisce ancora fuori di poco .

Al 40 esimo ancora Conti , sfruttando un bel passaggio eseguito di testa da Chiarelli , di contro balzo da distanza ravvicinata tira a botta sicura, ma senza inquadrare , purtroppo , la porta avversaria .

Al 43 esimo c’è la risposta del Campi , che approfittando di una svista della nostra difesa , con Bini calcia al volo appena sopra la traversa .
Nel secondo tempo parte subito deciso il Porta Romana , che già nei primi minuti coglie per ben due volte il palo a seguito di altrettanti cross ben effettuati dal fondo del campo dai nostri esterni sinistro e destro .

Al 20 esimo ancora Servi , dopo una fuga irresistibile sulla sinistra seguita da una sterzata verso il centro , si rende protagonista di una conclusione con un bel diagonale che letteralmente ” fa la barba al palo ” , quel palo che è poi quello piazzato sbarbato sulla destra di D’ Ambrosio.

Al 25 minuto una punizione ben disegnata dal “piede caldo” di Fossati viene respinta in tuffo in bello stile plastico dal portiere D’ Ambrosio .

Al 30 esimo ecco finalmente arrivare il pareggio per il Porta Romana con il centrale Murras , che direttamente su calcio d’angolo anticipa tutti , mettendo di piatto al volo la palla in rete nell’ angolino basso sulla sinistra di D’ Ambrosio .

Al 35 esimo, pur tuttavia , è proprio a causa di una incertezza provocata dallo nostro esperto difensore Murras , che il Campi Bisenzio ancora una volta si ritrova in vantaggio , e questa volta lo fa col suo numero 4 , e cioè uno che ..Corri per davvero , il quale trovatosi fortunosamente solo davanti al nostro portiere , lo fredda con un “piatto freddo ” , talmente freddo , però , che e’ rimasto per noi ancora assai indigesto .

L’ ultimo brivido lo regala invece Fossati a tempo scaduto, il quale ex viola , su punizione costringe D’ Ambrosio ad un intervento davvero straordinario , prodezza quest’ ultima , che salva la sua squadra dal pareggio , ma non dalla retrocessione diretta nella categoria inferiore.

Insomma che dire dell’ ultima non esaltante performance compiuta dai nostri nero arancio, se non che forse , prestando un po’ più di attenzione in difesa ed un po’ più di maggior cinismo lassù in attacco , il settimo risultato consecutivo positivo sarebbe stato senz’altro già un fatto da noi già acquisito.

Comunque un grande ringraziamento va indirizzato ai nostri giocatori per lo straordinario finale di stagione che ci hanno saputo regalare , prestazione quest’ ultima davvero eccellente che per il futuro senz’altro ci fa ben sperare .

Un grande plauso va indirizzato pure alla squadra degli juniores che dopo un campionato di eccezionale intensità e qualità ed un terzo posto assolutamente meritato , bravi sono stati per quel bel posto al sole , che nel “campionato D’ Elite ” per la prossima stagione si son voluti e saputi fortemente ritagliare.

Dandovi quindi appuntamento alla prossima stagione calcistica 2016/17 , colgo l’ occasione per porger a tutti quanti i miei più sinceri e sentiti auguri di una buona estate .

Giacomo

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