Tutto il calcio minuto più… minuto meno/ Bucinese-Porta Romana vista da Giacomo Grazzini: “Guerini, Giorgio e…”

ImageFirenze, 14 marzo 2016 – Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento alla partita Bucinese-Porta Romana:

24 Novembre 1975… Che tempo infame imperversava minaccioso sull’ Appennino Tosco Emiliano quella sera , con pioggia mista a neve che scendeva giù fitta sulla A1 Firenze Bologna , mentre sulla sua Porsche , Vincenzo Guerini , detto ” il Texano” conduceva il bolide a velocità sostenuta in compagnia di Domenico ” Mimmo ” Caso , che gli stava a fianco , come fossero ancora insieme in campo , di ritorno entrambi da Ascoli , andati la’ , inutilmente, per una partita poi rinviata per neve, che la nostra nazionale Under 23 avrebbe dovuto altrimenti disputare.

D’ improvviso nei pressi di Calenzano , ecco una curva che apparve subito troppo stretta ai due , in rapporto alla velocità di percorrenza raggiunta su quel nastro d’ asfalto reso fatalmente viscido ed insidioso da tutta quella pioggia scesa copiosa in quel pomeriggio d’ inverno inoltrato .

L’ autovettura frena , ma non rallenta , sbandando come impazzita per proiettarsi con tutta la sua figura verso il Guard Rail .. , dove il mostro a quattro ruote , come una scatoletta , su se stessa , si accartoccia contro quella lamiera di metallo, anch’essa contorta come se avvertisse pure lei il dolore acuto del violento impatto.

Il volto di Mimmo Caso è una maschera di sangue, che cola giù da quel naso fratturato a seguito dell’ urto , il povero arto inferiore di Guerini invece si è incastrato , come in una morsa d’ acciaio nella lamiera dell’ auto , riportando una doppia frattura del perone ed il polpaccio destro reciso , insomma una gravissima ferita che comprometterà per sempre la promettente carriera di questa formidabile giovane mezz’ala, dalla faccia un po’ texana , su cui tanti eran già pronti a voler scommettere senz’altro , che il suo destino dietro a quella curva troppo stretta sarebbe stato un altro .

Una carriera iniziata prima col Brescia in serie B e poi proseguita con la Fiorentina in serie A , con la quale debuttò , quasi fatalmente due anni prima del fatidico incidente, in un Fiorentina Napoli finito 1 a 1 .

In ricordo di quell’ incontro , ecco la formazione Viola schierata agli ordini del Mister Gigi Radice :

Fiorentina :
Superchi, Galdiolo , Roggi, Beatrice, Brizi, Della Martira, Caso , Merlo , Desolati, Guerini, Speggiorin
In quella disputa la Fiorentina andò in vantaggio con Roggi dopo appena 2 minuti di gioco e fu raggiunta dal pareggio dell’ ex di turno ” e cioè il ” Gringo” Sergio Clerici , solo al 90 esimo .

Guerini , centrocampista” tutto polmoni” , detto ” Texas ” , dotato di una discreta tecnica e di un gran tiro , era una grande lottatore con un temperamento da guerriero , che non mollava mai , insomma, “..un nuovo Bertini o forse un Benetti è rinato.. ” , si diceva in giro ” ..ed il calcio italiano se l’e’ finalmente già assicurato..” .

Mi ricordo di lui di avergli visto disputare partite sempre di grande spessore .

Mi fece impressione, per esempio, a Bologna in un derby dell’ Appennino del 9 Novembre 1975 , dove ero presente seduto sugli spalti del Dall’ Ara con la mia famiglia, derby quest’ ultimo, disputato dal “Texano” solo pochi giorni prima del tragico incidente , derby , sottolineo ancora , dove la Fiorentina in quanto a gioco domino’ quell’ incontro , ma alla fine non vinse niente .

La partita fini’ infatti 1 a 1 , con il vantaggio iniziale dal color viola acceso ad opera dell’ “oggetto misterioso” Walter Speggiorin e pareggio a dieci minuti dalla fine siglato dal solito ” Gringo” Sergio Clerici , ancora lui, che con noi pare abbia avuto, da sempre, un conto in sospeso .

Comunque a coronamento della sua breve ma intensa carriera calcistica da giocatore, ecco arrivare , dapprima il suo esordio meritato in Nazionale , allo Stadio Marassi di Genova, il 29 Dicembre 1974 , contro la Bulgaria, partita che terminò a reti inviolate , ed infine, forse la soddisfazione più bella della sua vita da professionista , ovvero, la conquista della Coppa Italia con la finale disputata nello Stadio Olimpico di Roma , il 28 Giugno 1975 , con la Viola che prevalse per 3 a 2 contro il Milan , e con “Texas” Guerini , grande protagonista di quell’ incontro ed autore per di più del goal del momentaneo vantaggio gigliato per 2 a 1 , siglato al 54 esimo minuto di gioco .

E poi ,come non dimenticare il nostro grande Vincenzo quando appose la sua personalissima firma anche sulla vittoria pur sempre prestigiosa nella gara di andata della Coppa di Lega Italo Inglese , contro gli inglesi del West Ham.

Comunque a compensazione della sfortuna subita, quello che la vita gli tolse sul campo da gioco , come mediano di spinta , glielo ridonò qualche anno dopo con gli interessi , con la sua nuova brillante carriera intrapresa , dapprima , come valido allenatore di squadre di serie A e B , e poi , solo un po’ più tardi , come eccellente dirigente manager , addetto alla prima squadra , della sua amata e indimenticata Fiorentina .

L’ incidente a Guerini non me lo scorderò mai , per il semplice fatto che in quell’ inverno del 1975 , l’ evento tragico occorso al ” Texano” coincise pure con il mio debutto nel mondo del calcio , come giocatore del Porta Romana .

All’ epoca mio padre mi comunicò : ” Oggi vieni con me al campo di Bibe e ti presento un mio caro amico , si chiama Giorgio , ed è il Presidente del Porta Romana.. ” .

Da lì e’ trascorso quasi un ventennio , dove la mia lunga storia di calciatore del Porta Romana e’ corsa parallela a quella dirigenziale di Giorgio Borchi , vita durante la quale , con lui è nato fin da subito, nel rispetto reciproco del proprio ruolo , un rapporto di stima e di amicizia vera , in un’ ambiente dove , prima di essere trattato come un giocatore con qualche piccolo talento appiccicato ai propri piedi , eri accolto come un componente naturale di una grande famiglia , positivamente patriarcale aggiungerei , dove il capo stipite era proprio lui , Giorgio Borchi , un po’ scorbutico certo talvolta , ma capace con quel suo sorriso radioso di rassicurarti prima d’ ogni incontro , per darti poi ogni tanto , se la circostanza lo richiedeva, una sferzata meritata , tesa a risvegliare gli animi talvolta un po’ troppo assopiti o semplicemente confusi di noi giocatori ancora in erba, anche se poi l’ erba vera e propria , era più una prerogativa del campo del vicino accanto , che non del nostro, fatto invece di sudore , fango e gesso.

Grazie Giorgio, per quello che hai rappresentato , in questi ultimi 50 anni e forse più , per tutti noi ex giocatori , poi magari diventati dirigenti oppure forse no , ma sempre comunque tifosi della nostra squadra del cuore , che è poi la tua creatura , il Porta Romana , perché la tua indimenticabile e splendida figura , rimarrà per sempre incancellabile nei nostri cuori , così come piaceva a te, seduto su quella panchina, teso a vigilare ogni singolo istante della nostra prossima partita , che è poi la partita della nostra vita.

E dopo aver parlato di Vincenzo ” Texas ” Guerini e del nostro compianto ” President forever” Giorgio Borchi , due combattenti nati , simili per tenacia , coraggio e “cuore”, raccontiamo adesso le vicende della partita odierna , giornata che ci ha visti inizialmente comodamente seduti ad assistere al preannunciato spettacolo , quello che solitamente ogni due settimane va in onda al ..BuCinematografo, spettacolo a cui certamente avrà assistito , da un posto riservatogli “Lassù in Cielo”, il nostro caro ed indimenticato Presidente .

Ore 15,00 si parte, pronti via !

Già al 15 esimo minuto , ecco arrivare per noi la prima .. Bega , allorquando il numero nove della Bucinese , e cioè ..Bega , per l’ appunto, serve un una palla d’ oro per Pavani, il quale centravanti , sempre di testa , sfiora il montante alla destra di Cecchi .

Al 35 esimo minuto di gioco , ancora i locali in evidenza , con il loro imprendibile numero sette , che quando vuole , con i suoi stretti dribbling ti fa davvero in…Cacchiarelli .

Ed infatti è proprio l’ esterno in questione che, dalla sua destra , suggerisce una palla d’oro per Pavani , il quale bomber indirizza il pallone insidioso alla sinistra di Cecchi .

Cecchi , da parte sua , con un riflesso davvero eccezionale, si distende alla sua sinistra , deviando con la punta della dita , il tiro secco in calcio d’ angolo .

Poi più niente fino all’ intervallo.

Nel secondo tempo , per il primo quarto d’ oro , la partita non registra ancora grandi occasioni da rete .

Al 15 esimo minuto di gioco della ripresa , purtuttavia, ecco che si risvegliano i locali , con un acuto che quasi per il resto dell’ intera partita , ci ha fatto davvero vedere i sorci … Verdi .

Direttamente su calcio d’ angolo ben calciato da Prosperi , la palla finisce sulla testa del loro numero 5 ….Verdi , il quale liberandosi abilmente della marcatura di Pomo , rimette forte nel mezzo dell’ area di rigore la palla per l’ accorrente Bega , il quale in piena corsa , non perdona, trafiggendo di testa l’ incolpevole Cecchi , da pochi metri dalla porta ed è 1 a 0 per i locali.

Appena il tempo di riprendersi dal terribile uppercut subito in precedenza , che , a seguito di un lungo lancio effettuato dal nostro centrocampo , Chiarelli si esibisce in un perfetto aggancio del pallone , in area di rigore avversaria.

Sembra fatto , per i nostri colori ed invece Chiarelli da posizione congeniale al volo , spedisce fuori gettando questa ghiotta occasione al di sopra della traversa .

E poi si arriva al 35 esimo minuto , finalmente , quando i reiterati attacchi della nostra squadra arancionera , producano il giusto pareggio. A seguito di un cross scaturito da calcio d’ angolo battuto da Fossati, sulla ribattuta della difesa , la palla ritorna , ancora una volta sui piedi di Fossati , che senza pensarci due volte la ripropone al centro , dove un difensore aretino , incredibilmente , svirgola la palla e la pone su di in piatto d’ argento , proprio sui piedi di Ciolli , il quale centravanti, solo davanti al portiere non ci pensa due volte e lo trafigge con un tiro secco , ed è pareggio ..!

Ma non è ancora finita, perché su di un ribaltamento di fronte , Sacconi raccoglie in contropiede un lancio assai lungo proveniente dal suo centrocampo .
Poi sulla sua irresistibile progressione, l’ attaccante aretino , dapprima brucia in velocità il suo diretto marcatore , poi , con un tocco laterale anticipa Cecchi in uscita spericolata ed , infine, con un angolatissimo diagonale , colpisce incredibilmente il palo opposto , soffocando in gola l’ urlo di gioia ormai prossimo della illusa tifoseria locale.

A tempo ormai scaduto , c’è ancora spazio per un ultimo brivido , questa volta in area di rigore avversaria , allorquando il nostro .. Giovane .. Vecchi , su di un cross effettuato da Ciolli , non riesce purtroppo a deviare sotto porta la sfera di quel tanto necessario a beffare il portiere avversario , peccato !

Comunque e’ stata senz’altro una buona prestazione quella prodotta dalla nostra squadra oggi pomeriggio qui allo stadio di Bucine , performances , aggiungerei, in grado di fermare nelle ultime trasferte affrontate , addirittura le prime due delle classe , premessa quest’ ultima che reputo assolutamente fondamentale per il proseguo del nostro cammino verso il raggiungimento del primario obiettivo che è quello poi della salvezza .
Avanti così ,

Buona settimana G

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