La scuola calcio va in vacanza, si riprende l’8 settembre. Tutte le informazioni per le iscrizioni stagione 2014/15. L’apprezzamento dei genitori dei bambini

ImageFirenze, 11 giugno 2014 – Con la consegna degli attestati di partecipazione e delle medaglie ricordo, si è concluso l’anno zero della scuola calcio del Porta Romana. Un progetto impostato in autunno dal responsabile Massimo Pieri , che è decollato in primavera, con l’arrivo di un numero uno come Claudio Piccinetti alla guida tecnica. Da quel momento è stato un susseguirsi di iniziative, con i due tornei “Ballerini” e “Tacchi” e la positiva esperienza degli stage gratuiti nei sabati di aprile e maggio.

Dal 1° luglio sono aperte le iscrizioni per la stagione 2014/15. «La scuola calcio del Porta Romana vuole caratterizzarsi per l’insegnamento del gioco del calcio – spiega Claudio Piccinetti – attraverso un percorso di crescita su un piano non solo tecnico ma anche educativo-formativo. Ci rivolgiamo ai bambini a partire dai 5 anni compiuti, faremo attività sportiva ma abbiamo in programma anche iniziative mirate per le famiglie e in collaborazione con le scuole. Il “primo giorno di scuola” sarà l’8 settembre, il 20 verrà organizzata una festa di presentazione. Buone vacanze a tutti!»

«Questo primo anno di avviamento ci ha dato grandi soddisfazioni – commenta Vera Giannasi, responsabile della segreteria sportiva del club – siamo partiti con pochi bambini, arrivando a coinvolgerne 50 con gli stage di aprile e maggio. A tutti i genitori è stata consegnata una brochure con tutte le informazioni e con il promemoria dei documenti necessari per l’iscrizione. La quota di iscrizione è contenuta, con la possibilità di pagare in due tranche. In più i genitori potranno acquistare un kit, con materiale di qualità proposto allo stesso prezzo con cui viene acquistato dalla società. Per iscrizioni ed informazioni, la segreteria è aperta tutti i giorni fino al 18 luglio e dal 18 agosto dalle 15:00 alle 19:00».

Clima festoso da ultimo giorno di scuola all’ultimo allenamento, alla fine gelato per tutti i bambini e per i genitori presenti. Felici e sorridenti i piccoli atleti arancioneri con le medaglie al collo, soddisfatti i genitori.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze:

«Abbiamo trovato un ambiente ottimo – commenta Michele Colloca, babbo di Luisa (2005), l’unica bambina che ha partecipato alle attività fin dal mese di ottobre – sia come persone che come strutture. Claudio poi ha una marcia in più, è un trascinatore. L’esperienza degli stage ha coinvolto tanti nuovi bambini, spero che altre bambine si avvicinino a questo sport. Al primo allenamento gli altri bambini guardavano Luisa con un po’ di sospetto e curiosità, poi i bambini hanno fatto gruppo, è stata davvero un’esperienza positiva, che consiglierei ad altri genitori di bambine appassionate di calcio. Del Porta Romana mi è piaciuto che l’attenzione è posta sullo stare insieme per fare attività sportiva, non sull’agonismo a tutti i costi».

Colton Stowers (classe 2008) è il primo americano in forza al Porta Romana. Il padre, Ross Levingston Stowers è linebacker dei Guelfi Firenze, società fiorentina di Football Americano (Seconda Divisione Italiana). «La mia famiglia è originaria del Tennessee, io e mia moglie negli Stati Uniti abbiamo giocato a calcio per 15 anni, a Colton piace il calcio e gli stage del sabato sono stati la sua prima vera esperienza sportiva. Ci siamo trovati molto bene a Porta Romana, gli istruttori sono qualificati e le strutture molto belle. Abbiamo deciso di iscrivere Colton alla scuola calcio, ci vediamo a settembre!»

Il parere di una mamma, Tiziana Mariotti Chiesa, al seguito del figlio Giorgio Lanza (2005): «Giorgio quest’anno ha fatto la scuola calcio in un’altra società, quando sono iniziati gli stage gratuiti ha voluto provare a Porta Romana, dove c’erano molti suoi compagni di scuola. Sì è trovato bene, penso proprio che a settembre lo iscriverò. Devo dire che l’ambiente è veramente bello, le strutture sono moderne e lo stadio è nel verde, lontano dal traffico. Vera in segreteria è molto gentile, gli istruttori sono preparati. Una cosa che da mamma ho apprezzato molto è che non c’è un’eccessiva carica agonistica, cosa che proprio non vorrei per mio figlio. E non ci sono particolari obblighi verso le famiglie».

Infine, Simone Panci, babbo di Pietro (2008), spiega: «Ci siamo avvicinati al Porta Romana con gli stage del sabato, per Pietro è stata la prima esperienza in una società calcistica, quindi non ho raffronti con altre realtà. Posso dire quello che ho visto, ovvero che Pietro è sempre tornato volentieri, l’entusiasmo iniziale con il passare delle settimana non è venuto meno, come invece spesso succede con i bambini più piccoli. Claudio e gli altri istruttori sono figure adatte a stare con i bambini, ho visto che sono ascoltati e che hanno saputo tenere insieme un gruppo di età diverse. Con Pietro adesso decideremo cosa fare, lui gioca già a basket, dovrà scegliere quale sport fare a settembre. Una cosa è sicura, se scegliesse per il calcio Porta Romana è un ambiente dove non avrei alcun dubbio a mandarlo…»

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